Pubblico una poesia. Non c’è bisogno che sia particolarmente bella perché sia la prima. E in fondo è giusto che Zia Poe dica qualcosa.
Mario
Io non ricordo adesso se la luna
Io non ricordo adesso se la luna
si parasse davanti o dietro il Monte
dei Cappuccini; né se con i raggi
d’argento ricamasse l’acquanotte
del Po sdraiato sulla propria massa,
o se i bagliori delle increspature
fossero solo morsi di lampione.
Ma so che giunti al punto della notte
in cui l’oscurità è ormai padrona
delle strade, grazie all’umore freddo
del suo manto, che è pianto di rugiada,
eco di passi sul selciato pieni,
c’era qualcosa di pregnante e vero,
che trasformava la città in natura,
voce di un mondo ancora non toccato
da mano umana o piede; ancora nuovo.
[Mario Badino]