Nei cassetti

21 giugno. Da domani le giornate cominciano ad accorciarsi. Sembra assurdo: ancora non c’è stato luglio con il mare, agosto e ferragosto, e già si tira il carro verso l’autunno. Questa introduzione non c’entra assolutamente nulla con la poesia che segue. Se non per la malinconia.

NEI CASSETTI

Volevo scrivere questa poesia
con energia, come un poema, un grido,
un’arma che colpisce le coscienze,
i sensi inquieti, i sensi intorpiditi,
mettere faccia a faccia giusto e ingiusto
e far trionfare giusto, la sua giacca
gualcita, le sue ciabatte in plastica
contro la mise perfetta di sbagliato,
comunicare voglia di biscotti
tolti dal forno, sera di campagna,
assaporare l’odore dell’aria
prima della notte, la pioggia estiva,
la cena, le lenticchie di mia nonna,
il volto di mia madre – c’era il mondo,
però sembrava buono, destinato
a migliorare sempre.

Troppi lutti.
troppi pensieri scemi per la testa
distolgono il mio corpo dalla rotta:
perdo la strada mentre siedo, affondo,
mi lascio crescere la pancia, dormo
non abbastanza, per smania di senso.

Volevo scrivere con energia,
quasi un poema, un urlo, una canzone.
ma questo non è il tempo della lotta
che si grida. Avanti, ora riflessione:
vediamo che succede nei cassetti
quando ci metto mano per capire.

[Mario Badino, 21 giugno 2014]

Questa voce è stata pubblicata in Poesie. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Nei cassetti

  1. CopAnnego scrive:

    [url=https://gcialisk.com/]cialis without a prescription[/url]

I commenti sono chiusi.