Oggi, sabato 20, è la Giornata Mondiale dei Rifugiati e dei Richiedenti asilo. Cade in un periodo in cui troppe persone lasciano parlare gli egoismi più cupi, spacciando propositi inumani per semplice buonsenso.
Una poesia scritta abbastanza di getto, senza particolare attenzione alla metrica. Vi chiedo il favore di diffonderla, se vi piace e se ne condividete il contenuto. Vorrei che girasse il più possibile…
Europa
Si prenda atto
del fatto
che l’Europapremionobelperlapace
non è capace
oppure non ha voglia
non ha interesse a
– o ha interesse a non –
intervenire per i bisognosi,
trovare un posto agli ultimi del mondo
dopo che il posto loro
è stato requisito
dall’appetito delle Grandi Marche
e dalla fame di petrolio,
sete di terra e basi
delle democrazie occidentali.
Si prenda atto
del fatto
che chiunque di noialtri,
buono a parlar cattivo
e a scrivere sui social
(non dico senza errori),
trovandosi alle prese con la guerra
farebbe armi, bagagli e carte false
per mettere al sicuro
se stesso e i propri cari;
e che, a non farlo,
sarebbe senza cuore, o senza testa,
e in ogni caso in breve senza vita.
Si prenda atto, dico,
del fatto che la Libia
l’abbiamo bombardata «per giustizia»,
la Siria in amicizia,
l’Afghanistan, l’Iraq con semplice incoscienza,
si prenda atto dell’inadempienza
in fatto di rispetto dei diritti,
schiacciati dal rispetto dei profitti.
Tu dici
che aiutarli «a casa loro»
sarebbe più efficace.
È quindi sufficiente
piantarla di tramare guerre,
rubare le risorse
e imporre le ricette meno adatte
ai popoli del mondo,
buone però per chi le raccomanda.
Si prenda atto anche
che se la ruota gira
– e gira sempre la ruota della storia –
o prima o dopo cambieranno i ruoli;
che gli USA sono pieni di Salvini, di Bossi,
Mr and Mrs Rossi;
che abbiamo tutti mani e pancia,
gambe per camminare, e piedi,
in barba ai segni colorati
tracciati sopra il bordo degli Stati
nelle tue belle carte fatte in scala.
[Mario Badino, 17 giugno 2015]
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