Una poesia nuova. Un po’ un abbozzo.
Potrebbe andare meglio, ma anche peggio
L’occhio del ciclone è chiuso
per rinnovo dei locali.
Sento che s’avvicina il vento.
Abituato a correre
nella calma innaturale
che precede il disastro,
me ne sto fermo contro il muro.
Il vento fa macerie,
il tempo turbina nel vento.
[Mario Badino, finita il 26 giugno 2015]