Premetto che faccio parte del Comitato “spontaneo” per la difesa del Bacino minerario di Cogne e della Ferrovia del Drinc. Credo infatti sia importante conservare le tracce della propria storia recente, che è storia di esseri umani e di un’intera comunità. Sulla miniera avevo già scritto alcuni versi a commento di un fotomontaggio di Paolo Rey, opera pubblicata dal settimanale «Gazzetta Matin» e poi su cuorediferrovalledaosta, il sito del Comitato.
Oggi, su cuorediferrovalledaosta, è uscita un’altra mia poesia, intitolata «Colonna». Senz’altra introduzione, la ripubblico qui sotto.
Colonna
Col passo lento di chi sale in vetta,
calarsi dentro al monte
– corpi alle prese con la roccia scura
d’umidità profonda;
estrarre il minerale
dall’intrico di gallerie nascoste,
ma tanto quotidiane,
per trasportarlo a valle, agli altoforni,
pesante di lavoro.
Fregare la fatica, anche,
i ritmi regolati da caserma,
la compagnia forzata
come l’isolamento,
il bisogno di scendere in paese.
Un po’ come alla naia:
si pensa al mondo che t’aspetta fuori,
mille metri più in basso,
ma circondato dalle stesse cime.
[Mario Badino]
>>> PS: Per chi fosse interessato, fino al 31 ottobre è possibile firmare per nominare la ferrovia del Drinc e la miniera di Cogne «Luogo del Cuore 2012» del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Potete farlo QUI.