La notte

Un’altro testo del 2005. Visto che oggi c’è la luna… [e poi, per un po’, basta amarcord]

La notte

È come un manto la notte
e avvolge il mondo
nel suo abbraccio profondo
che seda le angosce.
Ricoperta ogni cosa,
la città si riposa
e conosce il silenzio
della brezza che sana
la pelle scoperta
e il riposo degli occhi.
Tocchi. Rintocchi lontani
a cullare il tuo sonno
e silenzio sul mondo.
Tetti. Tetti di case,
piatti e spioventi,
tetti di pietra o di legno.
Tetti coi gatti,
con gl’innamorati
dipinti dalla luna
che li ha convocati.
Nelle piazze deserte,
l’acqua scende scrosciando
nei fontanoni
e circonda i tritoni.
Cielo, cielo sereno
e scuro, cui l’uomo
affida un Dio. Distesa
superba di stelle,
fredde, brillanti facelle,
lontano. Passo a passo
misurerò la strada.
Forse farò nottata:
m’arrampicherò
sul Campidoglio
e verrò giù correndo.

Questa voce è stata pubblicata in Poesie. Contrassegna il permalink.