Mattine

giraffa

L’immagine qui sopra è opera della fotografa Annie Nap, alle cui pagine Facebook e Flickr rimando, per vedere altri lavori. Visitatele, vi fate un regalo.

Questa foto ha suscitato in me i versi che seguono, scherzosi, più che altro, come scherzosa mi è sembrata la scena (c’è un termine migliore, naturalmente, ma, naturalmente, non mi viene).

Mattine

Chi la mattina resterebbe a letto
ore, senza problemi;
chi spreme il sonno sul cuscino e cede,
tanto bisogna alzarsi;
chi dietro ci ha una molla e come molla
balza e in quel balzo è pronto;
chi fa finta di niente e si addormenta
soltanto un poco, ancora;
chi si gira sul fianco, sbaglia fianco,
cade dal letto, ahia;
chi sceglie il fianco giusto e si ritrova
che non è solo, a letto,
e in due non è poi tragico svegliarsi;
chi s’alza a catapulta,
raggiunge il bagno, la cucina, corre
veloce in strada e spesso
deve tornare a togliersi il pigiama;
chi sente addosso il peso,
e chi l’affoga in una narrazione
allucinata, strana.

Io, per esempio, alla mattina trovo,
accanto al comodino,
una giraffa con la sveglia in bocca.

Resto un poco a fissarla.
E mi sento osservato.

[Mario Badino, 8 febbraio 2014]

Questa voce è stata pubblicata in Collaborazioni, Poesie e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.