Per i più piccoli

bivio

Con questo testo inauguro la categoria Nel paese dei marmocchi, nella quale intendo raccogliere le poesie pensate per il pubblico più giovane.

A metà strada tra poesia, filastrocca e canzone, pubblico di seguito la classica fiaba dei tre porcellini, scritta in versi, da recitare la sera mettendo a letto i bambini…

I tre porcellini

Tre fratelli tre porcelli
che del lupo hanno paura
si son fatti la casetta
dentro la foresta oscura.

Il più pigro con la paglia
s’è tirato su un rifugio
viene il lupo, lui rincasa
e lo guarda dal pertugio

«Maialino, fammi entrare
sono qui voglio parlare»
al rifiuto di quell’altro
incomincia già a soffiare

La potenza dei polmoni
manda all’aria la capanna
corre il porco dal fratello
corre urlando, dice : «Mamma!»

Il secondo fratellino
s’era fatto la villetta
con un mucchio di rametti
ché quel giorno aveva fretta

«Entra, presto, chiudo l’uscio!»
dice con trepidazione
ma già il lupo è lì che soffia
«Io vi mangio in un boccone!»

Cade tutto giù per terra
e i fratelli vanno via
corron lesti dal più grande
«Su, vi porto a casa mia»

La sua casa è più robusta
ed è tutta di mattoni
viene il lupo soffia soffia
finché dolgono i polmoni

Sì la casa resta in piedi
però il lupo non va via
ha con sé una lunga scala
«Ora cambio strategia!»

Prova a entrare dal camino
ma il porcello golosone
visto che tra un po’ si cena
ha sul fuoco un pentolone.

Cade il lupo dentro  l’acqua
così calda che già bolle
esce fuori un po’ ustionato
con la coda floscia e molle

Scappa il lupo che è un piacere
per i bravi porcellini
che nel loro pentolone
stan cuocendo i bucatini.

E si riempiono il pancino
con la pasta e il parmigiano
mentre il lupo se la batte
lo salutan con la mano

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