Piove su noi

pozza2

Una poesia sull’elettrosmog. Toccava farla, o no, quando le scuole mettono il wi fi?

Piove su noi

Piove su noi,
sui nostri corpi – il vestito non scherma
onda su onda,
come il naufragio cantato da Conte,
stessa frequenza
del microonde; potenza ridotta.

E quanto svago,
a saper leggere i dati nell’aria,
quanti messaggi,
e corpi svelati, nasi ficcati,
«ritmi canzoni,
donne di sogno / banane lamponi»,
segreti di Stato carpiti, in chiaro:
«Ora è più chiaro,
magari ho compreso il senso di tutto».

Ma piove fitto,
sui cellulari e sui bambini a scuola,
sui router tristi,
sopra le libertà intraviste, i casi,
l’orto nei vasi,
lo schermo del pc illuminato,
il corridoio
e la cucina, il letto, l’autostrada,
sopra l’ufficio,
pure sui banchi in ombra della chiesa,
sopra la resa,
nei giochi o nella vita quotidiana,
piove e ci bagna.

Intenti a scaricare un’altra app.

[Mario Badino, 29 gennaio 2013]

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Una risposta a Piove su noi

  1. CopAnnego scrive:

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